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Toponomi

Questo bel palazzo storico che
corrisponde al N.47 del Lungomare, è noto come "Palazzo Doria alla
Marina" che venne sopraelevato agli inizi del '900. Alla fine
degli anni '20 aveva questa denominazione.
Per questo palazzo abbiamo piu' nomi
(vedi cartolina successiva) ma secondo il mio punto di vista
"lo scoglio" si addice maggiormente alle due case demolite
all' inizio del '900 per fare posto al Castello Vianson.

In questo caso abbiamo la dicitura errata. Questo è il
Palazzo Balilla o dello Scoglio.

Tre palazzi firmati in un' unica cartolina del 1955 ed.
Caterina Cancelli di Pegli. Questi palazzi sono stati
costruiti durante il periodo fascista ed hanno avuto nomi
del regime. Il palazzo Balilla (omonima la via ora Zaccaria)
in riferimento all' "intrepido" eroe di "fischia il sasso".
Il palazzo Vittoria come auspicio beneaugurante e il palazzo
del Risveglio Fascista (ha dato il nome anche alla curva)
giustamente accorciato dopo la caduta di Mussolini.

Cartolina che raffigura Via Pegli con i Palazzi Vittoria,
Risveglio e Balilla. Anno 1965 - edizioni F.lli Pagano di
Genova.

Questo bellissimo palazzo si puo'
osservare ancora oggi tra Via Pavia dove possiede il portone
e Via Beato Martino. Il suo nome (probabilmente per una
famiglia importante che lo abitava ) e' "Palazzo Roccatagliata".

Altro palazzo di gran pregio che troviamo
ai giorni nostri in via Giovanni Opisso nei pressi del
Lungomare. Il suo nome e' "Palazzo Marcone".

In Via De Nicolay abbiamo il "Palazzo Bianco"

Cartolina del 1909 che chiama "Palazzo Rotondo" una
costruzione in piazza Porticciolo.

Cartolina del 1930 che raffigura il
"Palazzo della Vittoria".

Questa piazzetta caratteristica di Vico Condino è detta
della "Zizzoa" (Giuggiola). Foto trovata nell'web.

"Palazzo Torricella" dal nome del
costruttore in una cartolina del 1949 edizioni M. T. Pisoni
di Pegli.

I "Palazzi delle Reti
Rosse" si trovano nel Lungomare di Pegli ai
civici N. 19, N. 21 e N. 23. Si tratta di tre palazzotti
dell'antico borgo di Terrarossa abitati in origine da
pescatori pegliesi. Il
soprannome "Rei Russe" era stato dato, in realtà, ai tre
edifici che sorgevano - lato mare, con confine sulla
spiaggia - demoliti nel 1935 per lasciar spazio alla nuova
passeggiata. Furono chiamati così perché i pescatori, che
nei fondi dei palazzi avevano le loro cale dove tenevano gli
attrezzi da pesca, tingevano anche le reti in grosse pentole
sopra il fuoco e con dentro il tannino di color rosso.
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Osservando le cartoline della mia
collezione ho scoperto alcuni palazzi e luoghi di Pegli con un nome a me sconosciuto ed ho pensato di
renderli noti a tutti. Chiunque sia in possesso di altre
denominazioni puo' contattarmi attraverso
Facebook (Pegli da Scoprire).

Il Palazzo Doria alla Marina, visto
dal mare, con la curiosa denominazione "Palazzo Morino" nel 1918.
Questo nome non verrà più utilizzato in futuro. Cartolina
gentilmente concessa dal Sig. Antonio Ferrando.
Scontato il nome di questo palazzo poiche' la
curva stradale porta ancora oggi questa denominazione é il "Palazzo
Risveglio".
Il nome corretto di questo palazzo che
si trova all' inizio di Via Balilla (ora Via Zaccaria) é "Palazzo
Balilla".

Rimanendo nella stessa zona, troviamo il
"Palazzo Vittoria", in origine costruito per diventare un
albergo.
Cartolina del 1960 Ed. Pisoni con i due palazzi già
descritti ma ripresi insieme.

Nel 1955 vediamo i Palazzi Balilla e
Vittoria visti dal mare, edizione Superfoto.

Altro palazzo noto ai pegliesi che e' situato in
Via Andrea Doria (ora Sabotino) è il "Palazzo Rosso". Notiamo tristemente, per la
situazione attuale, l' alberatura curata della via.

In questa cartolina
possiamo notare, vicino al Palazzo Lomellini sede dell' Hotel
Mediterranee, la "Casa Cardello".

Questa cartolina del 1929 raffigura
un palazzo storico per Pegli, unico sopravvissuto alla Passeggiata di
Levante, Palazzo Puppo, in precedenza (segnalato nei libri di Erio
Panarari) si chiamava "Palazzo Serasio".

Cartolina del 1930 che raffigura il
"Palazzo della Vittoria".

Cartolina del 1931 edita F. Calì di
Genova dove notiamo in primo piano il "Palazzo degli Specchi"
(noto anche come Palazzo delle Lavandaie o Casone),
dietro il "Palazzo Marcone" e a dx i "Due Gemelli" edificati da
poco.

Via Martiri della Libertà 32 è il "Palazzo della Polenta"
per il colore dell'intonaco del palazzo quando venne costruito. La
riproduzione è del 1932 tratta da un libro di Erio Panarari.

In questa cartolina del 1930 vediamo a sx le due case denominate
i "Gemelli".
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